Cultura del vino e Jus Sol (della terra)
Era durante una visita allo storico Automobile Club di Monaco che Patrizia abbia realizzato l'ispirazione di creare un dipinto a Bacco. Una delle pareti ospita un grande murale che raffigura la “pigiatura del vino”, una rappresentazione contemporanea di Bacco, dio romano del vino conosciuto anche come Dioniso nella mitologia greca. Ma più che un'ispirazione, Patrizia ha un legame profondo con il vino.
Bordeaux, la città in cui è nata e che per secoli è stata la capitale mondiale del vino, conserva per lei ricordi speciali. Il tempo trascorso con la sua famiglia francese e la seconda madre, il vino annacquato a tavola, tre generazioni nella lunga cantina cavernosa (l'unico posto a sedere per 20 persone), il nascondino nella fattoria e negli orti - i vigneti che fanno da sfondo con i loro aromi terrosi. I futures del vino hanno persino contribuito a finanziare i suoi studi d'arte all'università.
Entra il 202I e Patrizia inizia la sua interpretazione del Bacco. L'opera è anche la preferita del critico e storico dell'arte Alessio Santiago Policarpo.
Quest'estate,ad Agorá - Arte in Piazza, Bacco è stato il protagonista principale del suo presentazione durante la mostra “Artista per un giorno” di Patrizia. Un estratto del suo dialogo
Il dipinto intitolato “Baccus”, eseguito da Patrizia A. Salles nel 2023, ha come tema il Dio del vino. L’artista vuole omaggiare uno dei piaceri prediletti dagli antichi romani, ma anche da noi contemporanei. In apparenza sembra un’immagine puramente edonistica, intrisa di seduzione, e dedicata a godimenti sfrenati. In un interno, rappresentato in secondo piano, due uomini bevono e conversano seduti a una tavola elegante e riccamente imbandita. In primo piano, a sinistra, è raffigurato un putto che regge grossi grappoli d’uva, e a destra una donna nuda sdraiata, che appagata dal bere, si sta abbandonando dolcemente al mondo dei sogni. In alto a destra spunta il profilo di Bacco, intento a vegliare sui mortali che godono del suo prezioso dono. .
Schizzo iniziale della composizione (luglio 2021) e studio del nudo. Il dipinto doveva comparire nella mostra personale del 2021 Io sono: io sono me, ma a causa della sua complessità non è stato terminato fino alla fine del 2023.
Il drammaturgo greco Euripide scriveva che il vino è un Pharmakon: Bacco-Dioniso ci offre una bevanda in grado di curare i tormenti del cuore umano, una ‘medicina’ che colma di letizia il nostro spirito. Il vino, secondo il pensiero antico, se assunto con moderazione, ci libera quindi dal dolore. Anche Orazio, autore latino, nei suoi Carmina, celebra il dio del vino, perché, con il suo nettare, è in grado di cacciare via l’ansia, e ci sprona a creare un’amicizia libera e vera.
La donna senza vestiti, in primo piano, non è un’immagine di mera lascivia, ma raffigura il motto antico “In vino veritas”, quindi la verità che si svela attraverso Bacco, e che ci conduce a una piena libertà dalle costrizioni moralistiche e dalle ipocrisie del mondo.
Alessio Policarpo Santiago
Alessio Santiago Policarpo, laureatosi in storia dell'arte presso l'Università di Firenze, si occupa di temi relativi all'arte contemporanea, in particolare le correnti legate alla tradizione e al figurativo. Ha curato due esposizioni collettive a Firenze ("Corpus hominis" e "R-Esistenze"), ha tenuto diverse conferenze presso alcuni musei del Ponente ligure, tra cui: "Artiste e artisti liguri del '900" e "Contro l'arte contemporanea", e ha inoltre pubblicato articoli su riviste scientifiche (riguardanti Domenico Trentacoste e Mario Albertella) e su periodici (due contributi su Renata Cuneo). E' autore dell'introduzione critica del catalogo della mostra "La mia oasi" del pittore Pino Venditti, tenutasi presso la Chiesa Anglicana di Bordighera, e del catalogo di Patrizia A. Salles inerente le opere realizzate dal 2019 al 2022. Attualmente, oltre a pubblicare i propri articoli e di altri autori sul suo Blog ArteOggi, insegna nella scuola pubblica italiana.
Quest'estate è stato presentato ad Agorá - Arte in Piazza anche Don't Speak. Un focus sui soggetti Marte e Ragazza neolitica, fortemente caratterizzati dalla tela di 300 x 200 cm intitolata Marte. Ispirata alla canzone dei No Doubtintitolata Don't Speak. Marte, come Dio della guerra, rappresenta una figura forte e autorevole in contrasto con la giovane donna senza voce.
Don't Speak 1 di 2 e 2 di 2, 2024 acrilico su iuta, ogni quadro = 60 x 80 cm
Tutte le opere d'arte rappresentate sono originali di Patrizia A. Salles. Per ulteriori dettagli o per l'acquisto contattare Patrizia a +39 333 315 3172 o p.salles@icloud.com
LE COMMISSIONI SONO BENVENUTE: Patrizia sarà lieta di creare un'opera d'arte unica su misura per il vostro ambiente, per una persona cara o per la vostra collezione.
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